La questione principale da affrontare è il declino generale che pervade ogni ambito della città e che si concretizza in un fenomeno di spopolamento che, sebbene colpisca tutte le aree interne e più deboli in tutta Italia, in Urbino, considerando le sue potenzialità, è ancora più preoccupante.
Riteniamo che un processo di rivitalizzazione della città sia possibile soltanto riattivando una economia fondata su più motori (Università, turismo, cultura, commercio, artigianato, agricoltura, innovazione) e sulla attivazione di dinamiche di confronto e di partecipazione molto aperte e coinvolgenti sia gli attori della città – istituzionalizzando diversi tavoli di lavoro con le istituzioni importanti di Urbino, con le associazioni, con le rappresentanze sindacali, e con le diverse componenti della cittadinanza, dai residenti agli studenti, dai commercianti ai giovani, etc. – sia le Amministrazioni del territorio.
Su quali cose ritieni di poter lavorare?
Il nostro impegno è volto a ridurre le differenze, le diseguaglianze, in ogni campo e a far sì che i bisogni dei singoli individui siano letti, interpretati e gestiti, come bisogni collettivi, della comunità e, di conseguenza, affrontati dando risposte alla domanda di accesso universale ai servizi pubblici da parte dei cittadini.
Portatori di diritti e non ostaggi di potentati locali, della discriminazione e delle concessioni clientelari!
Chi amministra è chiamato a fare delle scelte. C’è chi sostiene e avvantaggia processi divisivi, che inducono atteggiamenti autoritari, e chi invece, come la nostra coalizione, crede nella necessità di rimettere al centro la dignità umana, la giustizia, l’uguaglianza di opportunità.
È urgente riportare equilibrio nella politica cittadina, eliminare tensioni, per avviare un processo virtuoso che favorisca crescita e sviluppo inclusivi, più armoniosi e rivolti ad una platea ampia, per attivare processi di innovazione, di partecipazione allargata, di responsabilizzazione.
Riteniamo che la scuola, solo per citare un primo settore di iniziativa, sia il terreno da cui cominciare allocando risorse adeguate a sostenere, in accordo con le dirigenze scolastiche, forti supporti alle azioni positive per l’integrazione allo studio, linguistica e sociale dei soggetti più deboli. Per offrire una scuola moderna e all’altezza, per un futuro migliore per tutti.
L’altro ambito di intervento riguarda la situazione deprecabile del quartiere periferico Urbino 2, ad alta concentrazione di popolazione immigrata, in gran parte residente, in cui cittadini italiani e immigrati, vivono attualmente in condizioni di abbandono, riattivando i servizi che in precedenza assicuravano un contatto continuo con l’amministrazione e testimoniavano una vicinanza fattiva.
Quindi, riprendere i progetti bloccati e riqualificare con spazi di verde e di incontro e attivare i collegamenti, perché valorizzare il concetto di cittadinanza e supportare la comunità, significa arginare il rischio di ulteriore degrado, rafforzare la rete di legalità e sicurezza, motivare la collaborazione e la partecipazione a percorsi di recupero e rigenerazione del quartiere, eliminare sacche di rischio, mettere in moto processi di riscatto sociale e facilitare l’integrazione. Una nuova Urbino, senza futuri ghetti.
Intervista di Marco Micicchè e Martino Mazzonis a candidato Mario Rosati, Sindaco a Urbino, con un’alleanza di 3 liste di centro e di sinistra. Vuoi sostenere Mario? Qui trovi tutte le info.
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