Vorrei che la mia città fosse nuovamente attrattiva: sia per le opportunità lavorative che per il suo centro storico. Per quanto riguarda il primo punto mi piacerebbe mettere al centro le politiche giovanili e della formazione (in accordo con le realtà del mondo produttivo e sociale): credo infatti che il migliore investimento sul futuro sia quello in istruzione e formazione. In città si è investito sulle strutture delle scuole superiori creando una sorta di Campus. Il centro servizi del campus deve trovare una sua funzione importante: quella di creare opportunità formative e lavorative ai giovani. Abbiamo, infatti, proposto nel nostro programma un fab lab e uno spazio di coworking al suo interno.Abbiamo proposto come centro sinistra di investire su un politecnico superiore che ampli l’offerta dell’unico istituto tecnico superiore presente in città.
Vorremmo creare la possibilità di autogestione di spazi e strutture pubbliche, semplificando la burocrazia ed eliminando tutti quei vincoli che rendono difficoltoso il contatto tra giovani e amministrazione. In definitiva vorrei che i giovani di Schio trovassero delle opportunità lavorative nella mia città per tutti i tipi di profilo formativo e professionale.
La seconda questione su cui vorrei impegnarmi a fondo è quella di riqualificare il centro storico e i suoi palazzi storici in disuso (Fabbrica alta e Asilo Rossi): abbiamo inserito nel programma l’utilizzo dei fondi europei dedicati (programma Urbact) affinché tornino a vivere e fungano da catalizzatore culturale.
C’è sofferenza soprattutto in materia di integrazione degli ultimi. Abbiamo avuto una amministrazione che non ha saputo accogliere (ha mandato dei richiedenti asilo in un rifugio a 1000m per non averli in città) né rendere le diversità una occasione di crescita per la comunità. Vorrei che la mia città torni ad essere inclusiva!
Il cosiddetto mondo del sociale, inoltre, è in difficoltà per i crescenti tagli ai servizi: le famiglie con disabili, ad esempio, sono le prime a patire tali scelte; ma la mancanza di investimento sul sociale non riguarda solo loro – pensiamo anche a tutti i ragazzi di seconda generazione che sono a rischio esclusione.
Alle famiglie, ad esempio, vanno offerti concreti aiuti per contrastare la crescita della vulnerabilità sociale, i mutamenti demografici, sociologici ed economici. Bambini e giovani vanno accompagnati, andando a prevenire le situazioni di difficoltà. Mi piacerebbe poi sviluppare progetti di contrasto alla povertà che coniughino il sostegno abitativo e i contributi economici erogabili a percorsi formativi e professionalizzanti, o di inserimento lavorativo e sociale.
Altra cosa su cui mi piacerebbe lavorare sono i trasporti locali, su cui la mia città è molto indietro. Mi piacerebbe che ci fosse l’interscambio tra treno (con il potenziamento della linea per Vicenza) e autobus locali. Vorrei che il TPL fosse più flessibile, attuato con mezzi meno inquinanti e che raggiungesse tutte le zone della città, rendendo la mobilità più sostenibile.
Intervista di Marco Micicchè e Martino Mazzonis Giorgio De Zen, 37 anni, candidato di Coalizione Civica Schio (Vicenza) all’interno di un’alleanza di centro sinistra. Vuoi sostenerlo? Qui trovi tutte le info.
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